Gianfranco Lauretano

INEDITI
Gianfranco Lauretano
Rassegna 2018

 

lunedì

Un sentore annuncia nell’aria
qualcosa che non è normale.
Per il parco si sente la signora
zampettare, meno elegante
del suo cagnolino. I rumori
come attutiti da lontano
hanno mutato frequenza.
E dove sono i passerotti?

 

martedì

Di colpo l’aria si raffredda.
Ci leviamo dal letto ignorando
di seguire ancora una promessa
un immane presente ci avvolge
un muro di tempo. Per fortuna
il cielo di piombo non promette
niente di buono, per fortuna
succede qualcosa che non so.

 

mercoledì

Un silenzio imponente di aria
è il fragore che ci desta
penetra le imposte serrate
della stanza, trapassa le pareti
s’impone all’ombra del risveglio.
C’era un universo dopo
il vetro, che fine ha fatto?
Con circospezione da banditi
spalanchiamo una fessura
e il biancore ci travolge.
Mentre vivevamo nella terra
senza ordine dei sogni
il pianeta invaso dalla neve
si è fatto invisibile
per eccesso di visione.

 

giovedì

Ballo in discesa d’aria fredda
provvisoria come lo stupore
troppo breve che il candore
ci regala a falde dal cielo.
Così gli dèi antichi dovevano
mutarsi in umani perché
noi potessimo guardarli
senza perdere la vista,
così succede adesso
nella sembianza della neve.

 

venerdì

Questa strana manna nell’aria
rallenta la corsa consueta
le auto sono immobili bovini
gli alberi sculture concettuali
di ghiaccio. Costretti all’attesa
godiamo della quiete, fremiamo
per la noia. Troppo lentamente
passa per noi. Ma quando
è cominciata? Quando finirà?

 

sabato

Neve, eterno presente
cristallo di aria, cielo bloccato.
La città azzera la sua storia
lottiamo con la lastra livida
dei selciati, interni ed esterni
si rifiutano a vicenda, dopo due
minuti la bellezza s’è ibernata.
L’oblio è il risultato del gelo.
Tutto questo biancume
questa pagina non scritta
taccuino senza idee… ci manca
la vita di prima, a noi che
non sappiamo più che c’era
un prima. Ma che scalpore
quelle chiazze di verde
che riemergono nel parco!

 

domenica

Una luce fioca tocca l’aria
mentre dorme il seme
di grano al calduccio, come
mi raccontavano da piccolo.
Le cose nascoste si riavviano
al disgelo, dopo la stasi
disumana d’una epoca diaccia.
Dietro le nubi persiste un sole
ma ama andarsene e tornare
seminare la storia un’altra volta.

 

Gianfranco Lauretano è nato il 19 febbraio 1962 a Sessa Aurunca, provincia di Caserta. Vive a Cesena. Nel campo dell’insegnamento tiene, in qualità di relatore e direttore, corsi per docenti e studenti sulla Didattica della Poesia. Numerosi anche gli incontri coi ragazzi e i cicli sulla poesia e la scrittura creativa, dalla scuola primaria all’università. Nel campo dell’editoria dirige la collana “Poesia contemporanea” e l’“Almanacco dei Poeti e della Poesia Contemporanea” per la casa editrice Raffaelli di Rimini. È fondatore e direttore letterario della rivista di arte e letteratura “Graphie” (editore Il Vicolo, Cesena).
Ha pubblicato i volumi di poesia: La quarta lettera (Foum, Forlì, 1987), Preghiera nel corpo (NCE, Forlì 1997 – ristampa: Ellerani, San Vito al Tagliamento 2011), Ortus exitiosus (ora nel’antologia “Bona vox”, Jaca Book, Milano 2010) Occorreva che nascessi (Marietti, Milano 2004), Sonetti a Cesena (Il Vicolo, Cesena, 2007), Racconto della Riviera (Raffaelli, Rimini 2012), Questo spento evo sta finendo (Alla chiara fonte, Lugano, Svizzera, 2013), Di una notte morente (Raffaelli, Rimini 2016), Rinascere da vecchi (Puntoacapo ed., Alessandria 2017), Molitva tela (antologia della sua opera poetica in luingua russa, Free poetry edizioni, Mosca 2019).
Sue traduzioni dal portoghese e dal russo sono pubblicate su antologie e, in volume, Il cavaliere di bronzo di Aleksandr S.Puškin (Raffaelli, Rimini 2003) e la raccolta La pietra di Osip Mandel’štam (Il Saggiatore, Milano 2014). Svolge attività di critica letteraria su periodici e quotidiani. Ha curato, tra l’altro, il commento ai canti XXIX, XXXII e XXXIII del Purgatorio di Dante (Rizzoli, Milano 2001) e i volumi monografici La traccia di Cesare Pavese, (Rizzoli, Milano 2008), Incontri con Clemente Rebora (Rizzoli, Milano 2013), Guido Gozzano. Il crepuscolo dell’incanto (Raffaelli, Rimini 2016), Federigo Tozzi, Una rivelazione improvvisa (Raffaelli, Rimini 2020), la raccolta di saggi Il romanzo italiano del Novecento (1900-1945), Raffaelli, Rimini 2012.
Ha pubblicato il volume di prose liriche Diario finto (L’Obliquo, Brescia 2001). Sempre in prosa, in collaborazione con il Touring Club Italiano, per conto della casa editrice Il Vicolo, ha scritto i volumi sulle città romagnole Cesena nello sguardo nella mente nel cuore (2010), Cesenatico nello sguardo nella mente nel cuore (2011), Milano Marittima nello sguardo nella mente nel cuore (2012), Cervia nello sguardo nella mente nel cuore (2013).