Gianfranco Alpi, classe 1946. Note biografiche.
Tredoziese dalla nascita, ha vissuto gran parte della sua vita abitando nei poderi di campagna, i fabbricati rurali che avevano annessi alla casa una porzione di terreno da coltivare per il sostentamento della famiglia e del bestiame che alloggiava sotto lo stesso tetto, e perciò parte integrante dell’attività lavorativa. In questi luoghi scomodi quanto privilegiati, è nato l’amore per la campagna e per i campi che sono sorgente naturale di poesia: la mano e la penna appaiono come strumenti per fissare sulle pagine in attesa ciò che lo stupore comunica al cuore in ascolto. Compone anche in dialetto, la lingua parlata in famiglia; a questo ha dedicato alcune raccolte di versi che raccontano accenti e suoni della vita contadina di un tempo, con l’intento di contribuire a preservarli da immeritati abbandoni. Ha partecipato, con lusinghieri apprezzamenti, a vari concorsi di poesia , fra i quali“M.V. Fabroni” (Tredozio 2017) e “Brisighella Romantica” 1°premio, nel 2015.
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